TORINO, 21 maggio - «Ero informato da mercoledì che la società avrebbe cambiato allenatore. Faccio l'in bocca al lupo a chi arriva, speriamo per la Juventus che sia una scelta giusta. Sono a posto con la coscienza e non mi sento il capro espiatorio». Così Gigi Del Neri, alla vigilia del match con il Napoli dà l'addio alla Juventus. Un addio pieno di fair play: «Sono orgoglioso di questo gruppo e di come abbiamo lavorato. Si poteva fare di più, ma si sa che è molto difficile vincere subito quando di costruisce. Ma la Juve evidentemente non ha tempo. Ha ragione perchè deve sempre lottare per vincere». «Riferei tutto», ribadisce il tecnico, che non considera l'esonero una «sconfitta personale», anzi ringrazia la Juventus «per l'opportunità che mi ha dato: ho rinunciato alla Champions per venire qui».
L'AMAREZZA - «Non so darmi voti quindi non lo faccio neanche in questo caso. Posso dare un giudizio invece e dico che abbiamo lavorato al massimo, dando tutto quello che si poteva dare. L'importante è stare a posto con la propria coscienza». «La Juventus cambierà allenatore. Sono stato informato martedì o mercoledì scorso, ora non ricordo, di questa decisione e quindi faccio un in bocca al lupo a chi verrà. Io non so chi sarà il prossimo tecnico -ha detto Del Neri- ma speriamo che sia una scelta giusta. Come accade di solito nel calcio quando si chiude un'esperienza si cerca sempre di fare meglio. Spero anch'io di trovare una soluzione. D'altronde come si dice? Quando si chiude una porta, si apre un portone.... Non si sa mai nella vita, vediamo un po' cosa succede».
LA CONSIDERAZIONE - A chi gli chiede se ha pagato per tutti una stagione storta, il tecnico risponde: «Sono uno che lavora per la società che poi decide se è meglio andare avanti o se meglio cambiare. L'importante è che io sia a posto con me stesso. Ognuno di noi è libero di fare e di decidere quello che pensa sia più giusto».
Del Neri: «Juve, grande esperienza»
Luigi Del Neri chiuderà con la sfida contro il Napoli la sua avventura alla guida della Juventus. E’ lo stesso tecnico ad annunciarlo, con grande serenità, durante la conferenza stampa alla vigilia della gara contro i partenopei: «La Juventus cambierà allenatore, mi hanno informato di questa decisione, quindi faccio un in bocca al lupo a chi verrà e spero sia una scelta azzeccata. Del resto, quando si cambia, si cerca di fare il meglio. Spero che sarà così anche per me: come si dice, si chiude una porta e si apre un portone. Una decisione giusta? Non è mio compito rispondere a questo, ma non mi sento un capro espiatorio. Lavoro per una società e se questa decide di cambiare è libera di farlo».
Non c’è rancore nelle parole di Del Neri, né alcuna vena polemica. Il tecnico è anzi grato alla società per l’opportunità avuta in questa stagione: «Non vivo questa situazione come una sconfitta personale. Ringrazio la Juventus che mi ha dato la possibilità di fare un’esperienza importante. Ho conosciuto un ambiente nuovo per me e credo di essere migliorato. Penso che si sia lavorato al massimo di quanto si poteva fare e sono a posto con la mia coscienza. Questo è un gruppo di giocatori che deve crescere, che non ha esperienza. Conosco i miei giocatori e dico loro che si può fare meglio, ma so anche che hanno dato tutti il massimo e hanno fatto il loro dovere sino in fondo. Sono orgoglioso di aver guidato questo gruppo. Come ho già detto, i grandi cambiamenti impongono anche stagioni non sempre produttive e si può andare incontro a delle difficoltà. Si poteva fare di più, ma ci poteva anche stare che l’annata andasse in maniera diversa rispetto a quanto si pensava».
«Essere arrivato qui con prospettive importanti mi ha inorgoglito - conclude Del Neri - e ho provato soddisfazione nell’aver trovato un assetto tattico giusto quando avevamo certi giocatori a disposizione come Quagliarella, o De Ceglie, che è maturato molto. Ci sono poi state le difficoltà di gennaio: è stato un mese duro, con otto gare di fila che non hanno permesso di recuperare i giocatori e molti hanno dovuto giocare non al meglio della condizione. Tutto quello che ho fatto però lo rifarei».
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