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Antonio Conte [Topic unico]

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Th3BoSS85
view post Posted on 24/5/2011, 12:12     +1   -1






 
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^debby89^
view post Posted on 24/5/2011, 14:50     +1   -1




Tuttosport - Il manifesto di Conte: "nessun proclama, contano i fatti. mai accontentarsi, con la Juve non sei mai solo"

Antonio Conte non è ancora l'allenatore della Juventus, ma già parla come il condottiero che dalla panchina guiderà i bianconeri. L'ex capitano juventino traccia il suo programma sulle paagine di "Tuttosport". Ecco i passi più significativi:

SPIRITO BIANCONERO - "Bisogna onorare la maglia, i tifosi, rispettare la società. Quindi sino all'ultimo giorno ci vuole professionalità e attaccamento ai colori. Questi sono i requisiti necessari per fare bene. E non transigo. Inutile nascondere che queste dimostrazioni d'affetto mi fanno piacere, significa che ho lasciato un buon ricordo. Non potrò mai dimenticare che a Novara, prima di una partita di campionato, durante la nostra rifinitura alla stadio arrivarono un centinaio di tifosi da Magenta per incitarmi. Non me lo sarei mai aspettato. Questa è la Juve, signori. In qualunque stadio giochi non sei mai solo, sia in Italia sia all'estero ci sono sempre bandiere bianconere a sventolare: una passione sfrenata che non ha confine".

DNA VINCENTE - "Manca l'ufficialità? E allora aspettiamola. Comunque non tutti gli ex juventini vengono chiamati. Bisogna pure meritarsela, questa chiamata, ci vogliono idee e progetti. Farò tutto in collaborazione con il presidente Agnelli, il direttore Marotta e Paratici. Pirlo si giocherà il posto come gli altri centrocampisti. Ho letto e li ringrazio. Sarà poi il campo a dare i verdetti definitivi e spero tanto d non deluderli. Anzi, se me ne sarà data la possibilità resto convinto di poter regalrmi e regalare molte soddisfazioni. A me piace vincere, ovvio. Non sopporto i giocatori che sorridono al termine di una partita persa. Questo è il modo per mandarmi su tutte le furie. Per ora ho ottenuto due promozioni in seire A che considero traguardi di spessore. Risultati che sono arrivati con il bel gioco. In maglia bianconera ho vinto tutto anche se ho perso qualche partita e finale che non dovevo e mi ha fatto male. Da situazioni del genere, però, trovo nuovi stimoli per riprendermi quello che go perduto. Si può sempre migliorare. Si deve sempre migliorare. Mai accontenarsi. Sono requisiti che cerco immediatamente di trasmettere ai giocatori, sin dal primo giorno di ritorio devono capire che bisogna sempre dare il massimo. Una cosa posso assicurare: se diventerò l'allenatore della Juve al termine di ogni partita i ragazzi usciranno dal campo con la maglia sudata dopo aver dato il massimo. E se a vincere saranno gli avversari sarò il primo a complimentarmi con loro perch avranno battuto una grande avversaria".

COME GIOCHERA' LA MIA JUVE - "Le mie squadre hanno una precisa fisionomia. L'oraganizzazione e la fantasia nel gioco offensivo non deve mai mancare, neppure quando siamo in difficoltà. L'importante, poi, è non rinunciare alle nostre certezze alla nostra personalità. Da giocatore ho festeggiato traguardi importanti grazie al sacrificio che sta alla base dei successi. Requisiti essenziali che cerco di trasmettere ai miei giocatori tutti i giorni. Magari posso sembrare martellante ma sono fatto così. Nessun proclama, contano i fatti. E' sul campo che si deve dimostrare di essere degni della maglia che si indossa. So bene che quella della Juve è pesante ma, credetemi, ha un fascino tutto suo. E' unica, straordinaria, è stata la mia vita. Bisogna incassare la situazione, magari a malincuore, ma niente drammi. Buttiamola sul positivo: ci sarà più tempo per sudare. Lavoro duro ma necessario per tornare a vincere ed essere protagonisti in tutte le competizioni. Europa compresa. Agnelli deluso dai nuovi? Ho letto, il presidente è amareggiato come lo sono tutti i tifosi bianconeri. Si è chiuso un capitolo, se ne riaprirà un altro. Due o tre big?Mi fa piacere, ne prendo atto, ma non sono ancora l'allenatore della Huve. Io penso a concludere bene la stagione con il Siena. C'è ancora una partita da giocare e la voglio vincere. Sono fatto così e non posso cambiare proprio adesso".

L'IMPORTANZA DELLA SOCIETA' - "Ringrazio il direttore Perinetti, lo sponsor e il pesidente Mezzaroma per avermi dato questa opportunità: si vince quando hai alle spalle una società che crede in te e sta con te. Ecco, i dirigenti in certi frangenti sono importanti quanto un giocatore. La loro vicinanza la senti, tocchi con mano, ti aiuta a lavorare con ancora più serenità. Devi sempre stare tranquillo e trasmettere serenità ai giocatori in qualsiasi circostanza".
 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 24/5/2011, 16:37     +1   -1




La Juve di Conte niente più bamboccioni

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TORINO, 24 maggio - Come sempre accade, sarà il campo - dunque i risultati - a stabilire se i dirigenti della Juventus hanno compiuto la scelta migliore affidando ad Antonio Conte il timone della squadra. Il fatto che l’ex capitano piaccia alla frangia più calda della tifoseria può essere un dettaglio (Ferrara insegna...); il fatto invece che racconti ciò che qualsiasi sostenitore più o meno acceso desidera ascoltare, può essere un plus importante per iniziare bene la sua avventura. E, da parte della società, per non ciccare l’ennesima ripartenza. Conte non è un ottuso integralista ma passa per essere un bel martello: ad esempio, vuole che i giocatori si comportino come si comportava lui quando era giocatore. E cioè che escano dal campo con la maglia sudata e con la lingua penzoloni, si tratti di novizi o conclamate starlette, avendo dato il massimo e persino qualcosa di più. La sua Juventus non sarà una banda di bamboccioni e viziatelli ma di combattenti, non sarà un gruppo che si dà il cinque per una vittoria ottenuta casualmente (Lazio) ma che non molla mai. Merce rara di questi temp(acc)i. Da qui si inizia, il resto verrà.



Conte: «La mia Juventus avrà le palle»

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SIENA, 24 maggio - L’hotel Garden sta lassù sulla collina senese e ospita la squadra neo promossa in serie A. C’è un via-vai di gente con i giocatori che incrociano turisti americani, e stanno in ritiro nonostante abbiano già trasformato il loro sogno in realtà. Nessuno fiata, però. Nessuno osa contraddire il Comandante. Perché lui è il primo a dare l’esempio: giacca e cravatta, divisa sociale, massima concentrazione. Perfezione in ogni particolari. Quasi maniaco in certe sfumature. Antonio Conte è fatto così. Sentire per credere: «Bisogna onorare la maglia, i tifosi, rispettare la società. Quindi sino all’ultimo giorno ci vuole professionalità e attaccamento ai colori. Questi sono i requisiti necessari per fare bene. E non transigo». A Torino non vedono l’ora che lei arrivi: i tifosi sono in fermento e anche contro il Napoli, domenica sera, l’hanno acclamata a gran voce. «Inutile nascondere che queste dimostrazioni d’affetto mi fanno piacere, significa che ho lasciato un buon ricordo. Non potrò mai dimenticare che a Novara, prima di una partita di campionato, durante la nostra rifinitura allo stadio arrivarono un centinaio di tifosi da Magenta per incitarmi. Non me lo sarei mai aspettato. Questa è la Juve, signori. In qualunque stadio giochi non sei mai solo, sia in Italia sia all’estero ci sono sempre bandiere bianconere a sventolare: una passione sfrenata che non ha confine».

IL PROGETTO - Tra qualche ora sarà ufficialmente sua... «Sono ancora del Siena, aspettiamo, quando e se sarà il momento ne riparleremo. L’altro giorno ho ringraziato giocatori, staff e dirigenti per quello che siamo riusciti a fare». Suvvia, lo sanno tutti, proprio tutti. La conferma resta una formalità... «E allora aspettiamola. Comunque non tutti gli ex juventini vengono chiamati. Bisogna pure meritarsela, questa chiamata, ci vogliono idee e progetti. Farò tutto in collaborazione con il presidente Agnelli, il direttore Marotta e Paratici. Pirlo si giocherà il posto come gli altri centrocampisti». Intanto arrivano i complimenti. Capello e Nedved hanno speso parole importanti nei suoi confronti. Mica gente qualsiasi, ma persone che hanno fatto la storia del club vincendo tutto quello che c’era da vincere. «Ho letto e li ringrazio. Sarà poi il campo a dare i verdetti definitivi e spero tanto di non deluderli. Anzi, se me ne sarà data la possibilità resto convinto di poter regalarmi e regalare molte soddisfazioni. Le loro parole e quelle di tanti altri miei ex compagni mi hanno riempito d’orgoglio». Che tipo di allenatore si considera? «A me piace vincere, ovvio. Non sopporto i giocatori che sorridono al termine di una partita persa. Questo è il modo per mandarmi su tutte le furie. Per ora ho ottenuto due promozioni in serie A che considero traguardi di spessore. Risultati che sono arrivati con il bel gioco».
 
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*fLo_
view post Posted on 24/5/2011, 18:11     +1   -1




Speriamo bene.
 
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<<Nello>>
view post Posted on 24/5/2011, 19:41     +1   -1




Molte parola adesso...VOGLIAMO FATTI DOPO
 
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*fLo_
view post Posted on 25/5/2011, 18:26     +1   -1




:quoto:
 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 30/5/2011, 10:11     +1   -1




Conte sceglie la sua Juve

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TORINO, 30 maggio - Stasera Antonio Conte tornerà a Torino. L’ha fatto centinaia di volte in questi anni, avendo mantenuto la casa e la residenza in città, ma questo ritorno sarà diverso e per lui indimenticabile, qualsiasi cosa succeda. perché questa sera Conte tornerà nella città dove ha vissuto i momenti più belli della sua carriera nelle vesti di nuovo allenatore della Juventus, la squadra di cui è stato capitano e con la quale ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Stasera, dunque, Conte sarà Torino e domani inizierà in modo ufficiale il suo lavoro di allenatore bianconero. Con incombenze ufficiali, quali molto probabilmente la firma del contratto e la presentazione alla stampa, e ufficiose ma certamente più importanti, quali la riunione con Andrea Agnelli, Beppe Marotta, Fabio Paratici e Pavel Nedved nella quale verranno definite le strategie per il mercato e non solo. Una riunione che avrà un’appendice mercoledì, perché non è detto che tutto possa essere deciso in un solo round.
 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 30/5/2011, 10:33     +1   -1




Domani inizia il regno di Conte

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Secondo il quotidiano “La Stampa”, da sempre molto vicino alle questioni della società bianconera, domani dovrebbe iniziare ufficialmente il regno di Conte sulla panchina bianconera.
Questa sera il mister leccese festeggerà la promozione del suo Siena nella massima divisione per poi buttarsi, da domani appunto, a capofitto nella sua nuova avventura bianconera, quella sulla panchina della Juventus. L’ex capitano ha finora smentito di aver già firmato con la società di Corso Galileo Ferraris, ma ogni smentita sembrava più un conferma e tutte le volte che si toccava l’argomento Juventus gli occhi di Conte si illuminavano come quando si parla della propria fidanzata.
Qualche anno fa il futuro allenatore juventino dichiarò: “Se allenerò mai la Juve? Il problema non è se, ma quando. Non ho alcun dubbio che ci arriverò, è solo una questione di tempo e questo dipenderà da quanto studierò”. Questa sua convinzione diventerà realtà domani, sperando che la sua grinta ci riporti ai vertici del calcio italiano, europeo e, perchè no, mondiale.


canalejuve.it
 
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~ Sonia ™
view post Posted on 30/5/2011, 11:30     +1   -1




buon lavoro antonio, cerca di dare il massimo e se devi cazziarli, fai pure
 
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<<Nello>>
view post Posted on 30/5/2011, 12:11     +1   -1




Secondo voi ha il parrucchino? :asd:
 
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~ Sonia ™
view post Posted on 31/5/2011, 11:25     +1   -1




la domanda è lecita visto che sopra ha una folta chioma :P
 
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Th3BoSS85
view post Posted on 31/5/2011, 11:29     +1   -1




 
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Th3BoSS85
view post Posted on 31/5/2011, 14:06     +1   -1






 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 31/5/2011, 16:09     +1   -1




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TORINO, 31 maggio - Abbiamo seguito in diretta la giornata dell'insediamento di Antonio Conte. È finita la conferenza stampa del nuovo tecnico bianconero che ha firmato un contratto biennale. Le frasi più importanti: riportare la squadra a vincere in Italia e in Europa. Farlo con il bel gioco, con il possesso di palla e imponendo la propria mentalità. Sulla questione mercato è stato molto chiaro Marotta: «Inzieremo una serie di riunioni per capire come muoverci». Alla Juve servono campioni e noi stiamo ragionando con voi su chi sia meglio puntare. Aguero o Sanchez? Diteci immediatamente la vostra qui sul nostro sito e sul profilo facebook.



16.36 - CONTE: «SENZA ESPERIENZA? ORA TOCCA A ME»
«Il tempo sarà galantuomo per gli scettici»

16.35 - CONTE: «JUVE, NON VADO ALLO SBARAGLIO»
«Si era parlato di Conte alla Juve già due anni fa ma senza basi e rassicurazioni importanti non avrei accettato nonostante tutto l'amore. C'è un progetto e non vado allo sbaraglio. Il fatto che la Juve ha pensato a me mi riempe di stimoli. Sappiamo tutti dove deve stare la Juve in campo nazionale ed internazionale»

16.34 - CONTE: «TANTI ALLENATORI HANNO FALLITO? IL PASSATO, PENSO AL FUTURO»
«Ho deciso di accettare subito offerte pèerché ci sono basi per fare grandi cose. Iniziando dalla società, dal presidente Andrea Agnelli. Poi Marotta e Paratici, tutta gente che ha fatto sempre bene nel calcio. Io ho entusiasmo e determinazione. Voglio giocarmi le mie carte perché me la sono guadagnata e non mi interessa quello che è successo nel passato. A fianco ho persone che credono in me e nella mia via di calcio e quindi si possono fare grandi cose»

16.32 - CONTE: «NUOVO CENTRO JUVE È IL MASSIMO»
«Sono fortunato ad avere un club che mette tutto questo a disposizione. C'è tutto per fare bene e per fare qualcosa di importante. Da oggi pomeriggio programmeremo con Marotta il da farsi»

16.30 - CONTE: «A ME PIACE CHE JUVE ABBIA LA PALLA»
«La Juve deve avere la palla, fare la partita e questa è la mentalità che trasmetterò alla squadra. Dovremo essere corti, mai stare troppo arretrati, avere il possesso del pallone e recuperarlo il più in fretta possibile. Quello che serve è la mentalità di imporre la propria personalità. Abbiamo una buona base. Il campionato non è stato felice e quindi conto su motivazioni e riscatto di chi farà parte della rossa del 2012. Anche l'anno scorso ci sono stati tanti innesti e quindi c'è solo da aggiustare. Questo è un gruppo che ha ottima base»

16.26 - CONTE: «PENSO SIA MEGLIO SPENDERE MA BENE»
«Spendere 45-60 milioni non dà più risultati rispetto a spenderne 15. Dipende chi prendi. Bisogna spendere bene»

16.24 - CONTE: «IDENTIKIT COLPO DI MERCATO? CHIEDETE A MAROTTA»
Il nuovo tecnico: «Ho in mente identikit, poi tocca alla società». Marotta: «Dopo questa conferenza ci riuniamo in sede e decidiamo cosa fare per il bene della Juve anche a seconda delle idee di Conte. Faremo tutti gli sforzi necessari per soddisfare le idee di Conte. Fare nomi è prematuro, ci sono tante difficoltà e non solo economiche perché bisogna trovare consenso di giocatori e società. La cosa sicura è ci muoveremo di comune accordo per trovare calciatori che facciano al caso di Conte»

16.23 - CONTE: «MERCATO? ABBIAMO RIUNIONI PROGRAMMATE»
«Ho idee precise per realizzare mie idee di gioco e presupposti tattici»

16.22 - CONTE: «IMPORTANTE È COME SI ARRIVA, NON COME SI PARTE»
«Non ho sentito alcun giocatore perché è una questione di correttezza. Fino a ieri sera mi sentivo allenatore del Siena. Del Piero e Buffon? Un valore aggiunto perché sanno cosa è la juventinità e sanno cosa serve per vincere. Mi aspetto che non sbagliano su nulla: comunicazione e comportamenti. Lo staff'? Staff è in fase di allestimento. Con il dg siamo in sintonia su tutto e quindi manca molto poco per allestire staff di livello»

16.21 - MAROTTA: «MARCHISIO RESTA ALLA JUVE»
«Marchisio giocatore importante anche perché arriva dal settore giovanile. Questo per noi è importante. Cessione di Marchisio è una fantasia giornalistica. Conte può far rendere al meglio risorse che avrà a disposizione»

16.20 - CONTE: «I GRANDI CALCIATORI TROVANO SEMPRE SPAZIO»
«Pirlo e Marchisio sono di qualità, corsa e Nazionali. Sono giocatori di carisma e personalità. Hanno identikit preciso che dice Juve. Sono contentissimo di averli a disposizione»

16.19 - CONTE: «INTEGRALISTA NEL MODULO»
«Principi tattici ci sono e sono importanti, ma quello che conta sono il raggiungimento degli obiettivi con sacrificio e lavoro»

16.17 - CONTE: «ALLENARE LA JUVE È UN GRANDE ONORE»
L'ex Siena: «Fra quanto si vince? Chi ha tempo non aspetti tempo»

16.15 - CONTE: «PER ME È UN RITORNO A CASA DOPO 7 ANNI»
«Tornare come allenatore è una cosa che avevo prefissato quando ho iniziato questa carriera»

16:14 - MAROTTA: «CON CONTE SI TORNA A VINCERE»
«Ha la capacità di far giocare bene le sue squadre»

16.13 - MAROTTA: «CONTE È UN VINCENTE, CAPACE DI FAR GIOCARE BENE LE SUE SQUADRE»
«Sono state le caratteristiche che hanno portato alla sua scelta»

16.12 - MAROTTA: «BENVENUTO A CONTE»
Iniziata la conferenza stampa di presentazione di Antonio Conte, nuovo allenatore della Juve
 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 31/5/2011, 16:56     +1   -1




Antonio Conte, il successo nel Dna



Un vincente. E’ questa, in estrema sintesi, la miglior definizione per Antonio Conte. Perché la sua è una carriera costellata di successi, prima come giocatore, poi sulla panchina.

I primi sono tutti legati a doppio filo con la maglia bianconera, che veste dal 1991 quando viene acquistato dal Lecce. L’esordio a Torino avviene il 17 novembre di quell’anno, in un derby vinto per 1-0. Quasi un segno premonitore per uno come lui, che rappresenterà perfettamente l’incarnazione dello spirito con cui affrontare le stracittadine.

Alla Juventus vive tutta la sua carriera da giocatore.13 stagioni, nelle quali mette insieme un palmares imponente: una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Supercoppa europea, una Coppa Uefa, cinque scudetti, una Coppa Italia e quattro Supercoppe italiane.

44 i gol realizzati nelle 419 presenze in bianconero, in ognuna delle quali Conte mostra un carattere e una grinta fuori dal comune. Qualità che lo rendono l’idolo dei tifosi e il trascinatore della squadra, di cui sarà capitano e leader. E la leadership, l’innata capacità di guidare un gruppo, sta anche alla base della sua brillante carriera di allenatore, iniziata a Siena, come vice di De Canio, e proseguita da “comandante in capo” ad Arezzo, Bari, Bergamo e ancora a Siena, nell’ultima stagione.

Proprio la sua seconda esperienza nella città del Palio, e prima ancora quella in Puglia, sono da catalogare alla voce capolavori: in entrambi i casi Conte centra due promozioni strameritate, non solo per l’anticipo con cui le ottiene, ma anche per il bel gioco espresso. Le sue squadre sono votate a un calcio offensivo, ma non lezioso, spettacolare, ma anche tremendamente efficace. Corsa, agonismo, grinta, sono il credo del Conte allenatore. Guarda caso, quelle stesse qualità che ne hanno fatto uno dei bianconeri più vincenti di sempre.
 
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47 replies since 24/5/2011, 12:12   608 views
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