Macalli: "Non accettiamo lezioni da Cellino"

"Non accettiamo nessuna lezione da Cellino che è stato assente dal Consiglio federale per tanti mesi, a tal punto che abbiamo chiesto la sua decadenza. Questa lontananza non gli ha fatto capire che cosa stesse succedendo in Federcalcio". Così Mario Macalli, presidente della Lega Pro, risponde al presidente del Cagliari e consigliere federale Massimo Cellino, che al termine della riunione del consiglio aveva parlato di una "Lega Pro che ha cambiato solo il nome e non è propositiva". "Siamo l'unica Lega che ha proposto la riforma del proprio campionato dal 30 marzo 2011 - prosegue Macalli - e oggi il Consiglio federale ha chiesto che la stessa venisse messa all'ordine del giorno entro il 30 giugno 2011. Attendiamo che altri operino con lo stesso nostro rigore e concretezza dei fatti. Cellino dimentica altresì che è consigliere della Lega di Serie A e non paga quanto dovuto per i diritti televisivi alla nostra Lega da anni. Per questo motivo , abbiamo aperto davanti al TNAS un procedimento per i danni irreparabili, creati alle nostre società. Stiamo pensando di aprire un procedimento al di fuori della giustizia sportiva". "Cellino - l'accusa finale di Macalli - è talmente propositivo che ha cercato di taroccare la Fondazione derivante dalla Legge Melandri. I legali della Federazione hanno dichiarato l'atto illegittimo. Sembra che la Lega di A non abbia avuto il coraggio di presentare la domanda di iscrizione presso la Prefettura di Milano, dove la Lega Pro ha aperto un procedimento al Tribunale civile".