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Conte: «Identità Juve»

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 20/8/2011, 19:31     +1   -1




Il Trofeo Berlusconi di domani sera ha tutti gli ingredienti per focalizzare le attenzioni: è una sfida di prestigio, si gioca ad una settimana esatta dall’inizio del campionato e può evidenziare ulteriori progressi bianconeri, dopo le ottime prestazioni fornite a Bari durante il Trofeo Tim... Per Conte però non è altro che un’altra tappa di avvicinamento alla nuova stagione. Un altro mattone da aggiungere alla casa che sta costruendo: «La partita con il Milan sarà un test significativo - sottolinea il tecnico bianconero durante la conferenza stampa di vigilia - perché affrontiamo un avversario importante e mi aspetto passi in avanti. Ogni giorno però ci devono essere miglioramenti, durante ogni allenamento, perché non c’è tempo da perdere e dobbiamo crescere ancora, sotto tutti gli aspetti».

La metafora della casa in costruzione è stimolante per il tecnico bianconero che precisa però di essere «ancora alle fondamenta, che dovranno essere ben solide. Per mettere il tetto ci sarà del tempo, anche perché se le basi non sono buone, l’edificio prima o poi crolla...».

E per Conte, avere fondamenta solide, significa prima di tutto avere un’identità: «L’hanno tutte le grandi squadre e la Juve, così come Milan, Inter, Napoli e Lazio deve fare la partita, senza adattarsi all’avversario e giocare di rimessa. Questo significa avere punti di riferimento e un’idea di gioco. Significa avere un modo di essere e proporsi preciso e noi stiamo cercando di trovarlo. Poi,, volendo congelare la partita si può cambiare atteggiamento. Anche in passato mi è capitato di terminare gare giocando ad esempio con il 4-5-1, ma erano situazioni particolari, in cui si doveva portare a casa il risultato nel modo più sereno possibile».

L’identità che Conte sta cercando di dare alla Juventus è il 4-2-4, nel quale gli attaccanti centrali recitano un ruolo cruciale: «Non c’è una coppia preferita, li ho alternati tutti e tutti si sposano bene tra loro. I due attaccanti per me sono molto importanti e mi devono assicurare determinati movimenti in fase offensiva e difensiva, fondamentali per l’equilibrio della squadra. Fortunatamente ho un’ampia possibilità di scelta e sto trovando grande applicazione da parte di tutti».

A Bari, proprio contro il Milan, il tecnico ha schierato in avanti il nuovo acquisto Vidal, che lo ha ripagato con un gol: « E’ un giocatore polivalente - spiega Conte - e infatti in Nazionale ha ricoperto praticamente tutti i ruoli tranne che quello del portiere e non è una battuta, ma la verità. A Bari, come attaccanti, avevamo solo Vucinic Del Piero e Matri e c’era la necessità di dare un sostegno. Visto che Vidal si allenava da poco con noi in quella posizione poteva avere più peso e non creare problemi alla squadra, cosa che sarebbe stata normale non essendo ancora inserito nei meccanismi di gioco».


La scelta si è evidentemente rivelata azzeccata, visti gli elogi piovuti sui bianconeri dopo il Tim, che ha regalato alla Juve più consapevolezza nei propri mezzi, ma non solo: «Ci ha permesso di capire l’importanza del lavoro che stiamo portando avanti e che ci permetterà di tornare competitivi. Mi viene anche un po’ da ridere perché dopo la partita contro il Betis Siviglia siamo stati messi in discussione e dopo pochi giorni si parla addirittura di scudetto...In realtà veniamo da due settimi posti scorso anno, mentre il Milan lo scorso anno ha vinto lo scudetto e l’Inter due anni fa ha vinto tutto. La distanza che c’è tra noi e loro però non deve essere una preoccupazione ma uno stimolo. Ci vuole pazienza e mi lascia ben sperare il fatto di avere giocatori che, come me, vogliono tornare ad essere protagonisti. Ora però qualsiasi risultato otterremo nel “Berlusconi” non sarà giusto parlare di scudetto né di Juve da settimo posto: si devono prendere cose in modo razionale senza buttare fumo negli occhi ai tifosi».


Essere razionali significa anche lasciare da parte la scaramanzia: «Se sconsiglio di parlare di scudetto? E perché mai? Quella è una parola scritta nella storia della Juve e per me è abbastanza usuale visto che da calciatore ne ho vinti cinque. Bisogna anzi riabituarsi a questa parola che è stata fin troppo lontana da questa squadra. Si deve però essere realisti a me non piace prendere in giro i tifosi, che sono juventini come me. Siamo sulla strada giusta, questo sì, e faremo di tutto per tornare competitivi il prima possibile».




Veniamo da due settimi posti scorso anno, mentre il Milan lo scorso anno ha vinto lo scudetto e l’Inter due anni fa ha vinto tutto. La distanza che c’è però non deve essere una preoccupazione ma uno stimolo. Ci vuole pazienza e mi lascia ben sperare il fatto di avere giocatori che vogliono tornare ad essere protagonisti. Però qualsiasi risultato otterremo nel “Berlusconi” non sarà giusto parlare di scudetto né di Juve da settimo posto.

Infine, un gustoso siparietto con i giornalisti: Allegri, per domani, ha già annunciato la formazione del Milan che, a proposito, giocherà con Abbiati in porta, Abate, Nesta, Bonera e Taiwo in difesa, Gattuso, Ambrosini, Seedorf a centrocampo, con Boateng e Emanuelson dietro a Cassano. La stampa chiede quindi a Conte di fare altrettanto, ma il tecnico deve ancora guidare l’ultimo allenamento e l’unica risposta che concede, con il sorriso sulle labbra, è un «sono proprio forti».

In compenso regala un’anticipazione sui convocati: «Marchisio è a disposizione e già oggi si è allenato con il gruppo. Pepe, Martinez, Quagliarella Toni non verranno a Milano, perché preferisco che continuino ad allenarsi per essere al 110% martedì, alla ripresa degli allenamenti».
 
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Th3BoSS85
view post Posted on 21/8/2011, 11:31     +1   -1




 
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1 replies since 20/8/2011, 19:31   28 views
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