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Del Piero: «Grande Juve, ma restiamo sereni»

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*fLo_
view post Posted on 14/9/2011, 18:49     +1   -1




«Sono strafelice, non potevamo aver un inizio migliore però smorzerei un attimo i toni. Il mio futuro? Ora è presto, spero di restare il più a lungo possibile»



"Sono strafelice, non potevamo aver un inizio migliore però smorzerei un attimo i toni": è il pensiero di Alessandro Del Piero dopo la bella vittoria di domenica della Juventus contro il Parma. "Inizia oggi una settimana molto delicata - aggiunge il capitano bianconero a margine della conferenza stampa di chiusura del progetto di solidarietà in favore del Giappone - perchè quando tutto funziona bene è il momento in cui si rischia di commettere errori". "Molte volte - conclude - gli elogi distolgono dalle reali situazioni. Sono felice dell'entusiasmo e dei sorrisi di tutto l'ambiente ma ora concentriamoci sul lavoro di questa settimana per far sì che tutto ciò continui".

OTTIMISMO - È solo l’inizio o intravedi qualcosa di nuovo per quanto riguarda la Juventus? «Credo che ci sia, da parte di tutto l’ambiente, dei tifosi in primis, di tutti noi, la voglia di fare qualcosa di diverso. E questo è il primo aspetto positivissimo. Domenica si è tramutato, anche perché venendo qui io oggi, ho minacciato ogni singolo mio compagno che non potevo venir qua a parlare di una sconfitta, quindi sono stati magnifici in questo (ride, ndr). Al di là delle battute, domenica si è sentito e, averlo realizzato, ci ha portato sicuramente in un’altra dimensione. Siamo entusiasti e felici di tutto quello che è accaduto, per di più in una settimana importantissima ed emozionante, come è stata quella dell’apertura dello stadio. Detto questo, per il nostro percorso di squadra, andremo ad affrontare una settimana molto delicata, a mio avviso. Sono queste settimane che spesso fanno la differenza».

ATTENZIONE - Le "piccole" l'anno scorso hanno fatto soffrire molto la Juve: «Sì, è vero, anzi ci hanno fatto proprio “un mazzo così” tutte quelle che sono arrivate dopo di noi in campionato, mentre per assurdo abbiamo avuto l’effetto contrario con quelle che sono arrivate prima di noi. C’era carica e aspettativa per la nostra prima uscita ufficiale, quindi aver fatto tutto abbastanza bene ci ha dato entusiasmo, di questo assorbiamo le cose positive, facciamo sì che questo ci regali ancora più energia e che ci permetta di preparare con la stessa cattiveria questa settimana che andiamo ad affrontare.

MANCANZE - Quanto manca la Champions a Del Piero? «È crudele, ma accettiamo anche questo. Indubbiamente l’auspicio mio e di tutti quanti noi è quello di poter calciare presto il pallone della Champions». Da ieri sei maggiorenne, 18 anni di Juve: che cosa ti manca ancora? «Non lo so. Da una parte e prima di tutto, ringrazio per tutto quello che ho avuto, non solo alla Juventus, ma a livello generale per quello che sono; dall’altra, voglio e spero di poter continuare a migliorarmi. Chiaramente, come è giusto che sia, cullo ancora dei sogni, che per adesso è meglio tenere ancora lì, senza dirli troppo in giro. Dipingo così quella che è la mia situazione».

EQUILIBRIO - Pensi di aver trovato un equilibrio, alla tua età e con il rendimento che hai dimostrato ancora domenica scorsa? «Sì, ho un discreto equilibrio. Dall’infortunio, che è stato indubbiamente delicato per me, ai cambi generazionali quando avevo 30-31 anni, mi concentro sulle persone che mi sostengono che, fortunatamente, sono tantissime, e su chi ha fiducia in me, su me stesso, cercando di avere la lucidità di sapere ciò che è più giusto fare. Questa è la mia forza. Oggi sto bene, quindi mi godo questa situazione e vado avanti».

IL FUTURO - Sarà Juve anche l'anno prossimo o la tentazione America avrà la meglio? «Siamo alla prima giornata di campionato, aspettiamo ancora un po’ prima d’intavolare questo discorso. Mi auguro di rimanere alla Juve più a lungo possibile. Oggi non è ancora il momento di parlare di questa situazione. Per il momento, in America ci sono andato solo in vacanza. E va bene così».

ERRORI DA NON RIPETERE - In cosa non deve sbagliare quest’anno la Juve rispetto alla passata stagione? «Dobbiamo imparare dagli errori fatti. Non guarderei alla passata stagione perché non è giusto e dobbiamo per certi aspetti dimenticarla. Imparare dai propri errori vuol dire preparare bene questa settimana, con la concentrazione e la determinazione di quella precedente, la stessa che ci ha permesso di esprimerci al meglio e di vincere la partita contro il Parma. La prossima gara sarà diversa ma se riusciremo ad esprimerci al meglio, avremo molte più possibilità di fare risultato. Questa è una settimana delicata perché quando le cose vanno bene si tende a smorzare e a vedere i problemi meno grandi di quello che sono. Noi dobbiamo continuare a vederli nel giusto modo e lavorare per smussarli, migliorarli, per far sì che la partita di domenica prossima ci regali le stesse sensazioni di quella scorsa».

IL CAMPIONATO - La griglia del campionato: «Dopo una giornata di Campionato è difficile a dirsi. Indubbiamente, Milan ed Inter hanno un organico pazzesco. Subito vicino, credo che Napoli, Roma, Lazio e Juve siano lì».

BIG MATCH - Stasera Barcellona-Milan. I blaugrana sono imbattibili? «Al Camp Nou credo sia molto difficile. Credo che il Milan abbia più possibilità di farlo nella gara di San Siro. Penso però sia positivo per il Milan affrontare la squadra che oggi esprime il calcio migliore, più produttivo e bello in assoluto nel girone di qualificazione. Questo permette di poter fare anche dei passi falsi e di potersi qualificare ugualmente».

BUFFON E PIRLO - Sei geloso delle dichiarazioni di Buffon su Pirlo: “Quando l’ho visto giocare, ho pensato Dio c’è”? «Credo sarà il tema della settimana da cavalcare per i media (ride, ndr). Buffon ha detto bene di Andrea. Onestamente, io non sono sorpreso visto il tipo di giocatore che è. E’ fantastico che possa giocare così bene da noi ma non avevo dubbi su questo».

CONTE - Farai anche tu l'allenatore della Juve? «Prima dobbiamo metterci d’accordo per l’America, facciamo un passo alla volta (ride, ndr). Adesso fortunatamente penso ad altre cose e non a questo»
 
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