Era il 5 maggio 2011 quando Alessandro Del Piero a Andrea Agnelli firmavano il prolungamento annuale del contratto del Capitano (foto sito ufficiale Juventus). La prima firma nel futuristico Juventus Stadium. L’evento aveva un fortissimo carattere simbolico, sia per il giocatore, vera leggenda bianconera, sia per la data, storica ed evocativa nell’immaginario juventino, che per il luogo, la nuova casa della Juventus.
Eppure qualcosa è passato in secondo piano. Lo stesso qualcosa che adesso sta alimentando banali e superficiali polemiche. Ecco allora le parole del presidente Agnelli in quella ormai storica giornata:
“Del Piero sarà il primo capitano del nuovo stadio, di questo sono felice. E’ una bella data per rinnovare, sarà l’ultimo anno. Gli ho chiesto di finire la sua avventura in bianconero con una vittoria importante”.
Eppure la frase del presidente Agnelli, pronunciata nel corso dell’assemblea degli azionisti della Juventus di ieri, ha suscitato ugualmente scandalo e indignazione. Una reazione spropositata, ad un semplice gesto d’affetto e di stima. Un gesto forse malcompreso dal tifo bianconero, ma che in realtà era solo l’ultimo omaggio degli azionisti Juve al loro Capitano. Di assemblee infatti in questa stagione non ve ne saranno altre, ed ecco che Agnelli invita i suoi azionisti ad una “standing ovation”. Non sarà emozionante come quella tributatagli dall’Old Trefford o dal Berbanebeu, ma nella sua diversità risiede forse la sua bellezza.
Che la diciannovesima stagione di Alessandro Del Piero alla Juventus ne fosse anche quella conclusiva era un fatto ormai noto. Ecco che allora questo “cader dalle nuvole” si trasforma in una bieca strumentalizzazione del Capitano. Del Piero viene “usato” per far male e sparlare della sua Juventus. Il che, sicuramente, non è nelle intenzioni di Alex.
Questo rapido omaggio, a cui sicuramente ne seguiranno a tempo debito ben altri, è stato inteso dai tifosi nella maniera sbagliata. Forse, a differenza dei media che operano nel settore per mestiere, non erano a conoscenza di tutti gli elementi per giudicare al meglio l’accaduto. Ma perseverare in questa polemica recherà solo danno alla Juventus, chiamata proprio nelle prossime settimane a sfide difficili contro Fiorentina, Inter, Lazio e Palermo.
I tifosi hanno comunque tutto il diritto di ritenere non all’altezza il “pensiero”, l‘omaggio di Agnelli al suo Capitano. Non dimentichiamoci però che non sarà l’unico né tanto meno l’ultimo. E soprattutto non carichiamo di malizia le parole di Andrea, dove in realtà non ve n’è. Addirittura si è arrivati a parlare di voglia di “cacciare Del Piero”, un incubo nato dal sogno della ragione.
Alex Del Piero lascia la Juventus nel 2012, ma non il calcio. Convocherà una conferenza stampa il Capitano, qualora decidesse di smettere di giocare. Non poteva di certo farlo per annunciare il suo “ciao”, già previsto il 5 maggio scorso, dalla Juventus. Forse alcuni avrebbero voluto qualcosa di più spettacolare sin da subito per questa decisione. Magari proprio con una sceneggiata, dove Del Piero, mascherato da zebra, e vestito dalla maglia bianconera, annunciasse a tutti il suo ciao. Ma Alex non è così. Lui è ben altro, e in questo momento starà pensando esclusivamente al Genoa. Per lasciarci tutti nel 2012 con qualcosa d’importante sulle spalle.