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Udinese ko, Lazio pari: la Juve resta prima

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 26/10/2011, 22:12     +1   -1




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TORINO - Dopo aver vinto nell'anticipo contro la Fiorentina, la Juve esce vincente anche alla conclusione delle altre partite della nona giornata della Serie A. L'Udinese, infatti, esce sconfitta 2-0 contro il Napoli al S. Paolo mentre la Lazio impatta 1-1 con il Catania all'Olimpico. Friluani e biancocelesti sono, così, appaiati a 15 punti, uno in meno della Juventus. Negli altri match del turno infrasettimanale, colpo del Genoa che batte la Roma, e del Bologna che espugna 1-0 il campo del Chievo. Uno scatenato Nocerino (tripletta), e Ibrahimovic trasciano il Milan nel 4-1 rifilato al Parma, mentre l'Inter pareggia 1-1 a Bergamo contro l'Atalanta. Due pareggi, entrambi per 1-1, infine, tra Cesena e Cagliari (rigore Candreva e rigore Nené), e tra Novara e Siena (Calaiò e Gemiti).

NAPOLI-UDINESE 2-0
20' Lavezzi, 43' Maggio
Parte bene il Napoli, determinato e desideroso di ritrovare il successo. Hamsik trova il vantaggio di testa al 15', ma il gol viene annullato per fuorigioco. L'appuntamento con il vantaggio è rimandato di pochi minuti: al 20' Cavani pesca al volo Lavezzi in area, il destro al volo del Pocho (che torna a segnare al San Paolo dopo un anno) è imparabile anche per Handanovic: 1-0. Gioca meglio il Napoli, Lavezzi fallisce due volte il raddoppio. De Sanctis è costretto a due miracoli su Floro Flores e Asamoah alle prime fiammate dell'Udinese. Il secondo gol arriva prima dell’intervallo: schema su punizione Inler-Dzemaili e inzuccata perfetta di Maggio. Guidolin ci prova con Fabbrini e Neuton nella ripresa (fuori l'evanescente Torje e Asamoah), ma è ancora Handanovic a superarsi su Lavezzi. Gestisce bene la partita il Napoli, Mazzarri dà spazio a Santana, Zuniga e Mascara al posto di Hamsik, Dzemaili e Dossena. Il colombiano e Cavani sfiorano il terzo gol, finisce 2-0: gli azzurri tornano al successo e salgono a quota 14 in classifica, a due punti dalla Juve capolista.


GENOA-ROMA 2-1
39' pt Jankovic; 38' st Borini; 45' st Kucka
Colpo del Genoa che dopo il pareggio in casa della Juve batte la Roma 2-1 a 'Marassi' e sale a quota 12 punti in classifica. I rossoblù si aggiudicano il match grazie ai gol di Janovic nel primo tempo e di Kucka al 90'. Nel mezzo il pari di Borini per una Roma a lungo padrona del campo, ma decisamente poco concreta sotto porta. Ennesima rivoluzione in formazione per Luis Enrique che a Genova ripropone Perrotta terzino destro e in attacco schiera dal primo minuto Bojan, Borini e Lamela. Nel Genoa Malesani si affida a Palacio con Jankovic in avanti con Merkel alle loro spalle. La partenza dei giallorossi (in bianco per l'occasione) è a ritmi vertiginosi: manovre in velocità e tante azioni di prima. Negli ultimi metri, però, la Roma pecca di concretezza. Il Genoa ha il merito di resistere all'assalto degli ospiti e, appena ha l'occasione, colpisce con Jankovic. Un erroraccio di Heinze libera Palacio che si invola e serve in mezzo. Jankovic, praticamente da solo, ha il tempo di controllare e di battere Stekelenburg. La Roma sembra accusare il colpo, ma nella ripresa torna all'assalto della porta genoana. Un po' la buona organizzazione difensiva dei rossoblù, un po' la mancanza di precisione degli avanti giallorossi e un po' le parate di Frey, però, impediscono alla formazione di Luis Enrique di trovare il gol del pareggio. Il tecnico spagnolo prova a cambiare, inserendo prima Greco e Osvaldo per Pizarro e Lamela, e poi Borriello per Perrotta. E' una Roma a trazione anteriore che rischia molto, ma l'azzardo funziona perché all'83' arriva il gol del sospirato pareggio grazie a Borini, liberato da un tocco di Borriello. La Roma non si accontenta del pareggio e tenta di completare la rimonta, esponendosi così al contropiede del Genoa che, complice un'uscita non irresistibile di Stekelenburg e una difesa poco attenta da parte dei giallorossi, trova il colpo del ko con Kucka al 90'.

MILAN-PARMA 4-1
(31' pt e 33' pt Nocerino, 29' st Ibrahimovic, 34' st Giovinco, 47' st Nocerino)
Il Milan è tornato in versione scudetto. Grazie ad una sorprendente tripletta di Nocerino e alla firma di Ibra, i rossoneri battono 4-1 il Parma infilando la quarta vittoria (terza consecutiva) nelle ultime cinque giornate. La squadra di Allegri è ora a soli due punti dalla Juve, prima in classifica. Contro un Parma coraggioso ma troppo impreciso in attacco, la squadra di Allegri ha chiuso la pratica già nel primo tempo. Alla mezz'ora Nocerino, imbeccato da Ibrahimovic, anticipa tutti con un inserimento improvviso in area e beffa un incerto Mirante. 2' dopo, però, il portiere del Parma non può fare niente sul micidiale sinistro dello scatenato centrocampista rossonero. Nella ripresa il Parma prova a reagire, ma il Milan è padrone del gioco e al 28' Ibra firma il 3-0 con un'azione di prepotenza. Di Giovinco la rete gialloblù, prima della firma finale ad opera ancora di super Nocerino.

LAZIO-CATANIA
(17' st Klose, 18' st Bergessio)
La Lazio di Reja spreca l'occasione di andare prima da solo in testa alla in classifica e viene fermata dal Catania sull'1-1. Non basta ai biancocelesti il gol di Klose per portare a casa tre punti che avrebbero significato il primato. Troppe le assenze per i capitolini (Matuzalem, Mauri, Dias, Gonzalez) che alla fine del primo tempo hanno dovuto fare i conti anche con l'infortunio di Biava costringendo il tecnico goriziano a buttare nella mischia Diakitè per un'inedita coppia centrale di difesa. Nel primo tempo la squadra romana è viva e nei primi 30' mette in seria difficoltà l'undici di Montella creando moltissime palle gol: Sculli è due volte pericoloso (prende anche un palo) ma il vantaggio lo sigla il solito Klose dopo un'azione magistrale a centrocampo. Il vantaggio non ferma la Lazio che sempre con Sculli sfiora in due occasioni il raddoppio che avrebbe girato definitivamente la sfida. Il Catania però reagisce e solo un grande Marchetti impedisce il pari già nel primo tempo. Nella ripresa la squadra di casa scende in campo distratta e molle, il Catania ne approfitta e dopo una clamorosa palla gol di Bergessio (parata incredibile di Marchetti da distanza ravvicinata) trova il pareggio sempre con l'attaccante argentino che approfitta di un clamoroso errore di Stankevicius in disimpegno su un innocuo cross al centro dell'area. L'ingresso di Hernanes non basta ai biancocelesti che con il brasiliano sfiorano in due occasioni, sempre con tiri dalla distanza, il gol del vantaggio. L'assalto finale è solo di foga e la Lazio deve accontentarsi di un punto che vale comunque il secondo posto della classifica insieme all'Udinese ad una sola lunghezza dalla Juve capolista. Ma l'amarezza è tanta per la grande occasione gettata alle ortiche. Ma non c'è tempo di pensare perché domenica c'è già la trasferta a Cagliari.
ATALANTA-INTER 1-1
33' Sneijder, 45' Denis
L'Inter non va oltre il pareggio in casa dell'Atalanta e continua a perdere terreno nei confronti delle altre pretendenti allo scudetto. A Bergamo gli uomini di Ranieri vanno avanti con Sneijder, si fanno raggiungere da Denis e al 90' ringraziano Castellazzi, subentrato all'intervallo all'infortunato Julio Cesar, che evita la sconfitta parando un rigore a Denis.
L'avvio di partita è dell'Atalanta, che con Schelotto e Moralez si impadroniscono della fascia sinistra di un Nagatomo in difficoltà. Nell'Inter Stankovic è il protagonista di quest'inizio difficile, con molti falli, un'ammonizione ma anche un destro da fuori con cui prova a svegliare i suoi. Zarate raccoglie l'invito e inizia a macinare giocate, ma è dell'Atalanta l'occasione più pericolosa, quando sullo 0-0 Denis e Moralez si trovano in contropiede da soli contro Lucio ma il Tanque sceglie di concludere invece di servire il compagno e l'occasione sfuma. Il pubblico carica l'Atalanta ma è l'Inter a passare in vantaggio al 33’: percussione sulla destra di Zarate, passaggio verso il centro dell'area, velo di Maicon e l'olandese esplode il destro dal limite che si infila, complice la deviazione decisiva di Cigarini. I padroni di casa però metabolizzano velocemente il colpo e tornano in partita proprio allo scadere: Moralez crossa dalla trequarti, Denis svetta di testa bruciando Chivu e lasciando Julio Cesar immobile. 1-1 e tutti negli spogliatoi. Dove resterà Julio Cesar, sostituito da Castellazzi che si ergerà a salvatore del pari. Ripresa pirotecnica: nei primi minuti Zarate semina il panico ma non trova lo spiraglio giusto, dall'altra parte Bonaventura mette i brividi agli ospiti. Schelotto, inarrestabile, va vicino al gol ma si becca solo un giallo per un fallo di mano in area piccola, mentre Zarate impegna duramente Consigli. Ranieri prova la mossa Pazzini al 55’, dentro per Sneijder. Subito il Pazzo prova la conclusione pericolosa, ma è Moralez a mettere in difficoltà l'Inter con le sue scorribande sulla sinistra, non finalizzate da Denis e Schelotto sempre appostati male. Partita accesa, ancora Pazzini pericoloso, Stankovic di più con un siluro da venti metri. Mentre Zarate lascia il posto ad Obi e Milito, finora inesistente, si vede parare un diagonale velenoso. Proprio l'argentino ha un'occasione incredibile a poco meno di un quarto d’ora dal termine, quando Maicon gli mette il pallone in testa a porta vuota, ma un'incredibile conclusione di petto vede andare la palla alta sulla traversa. Qui l'Inter si spegne ed esce l'Atalanta che ha in mano la partita al 90': duello Chivu-Marilungo, appena entrato in campo, che prosegue in area con il romeno che abbatte l'avversario: calcio di rigore, dal dischetto Denis sciupa tutto e si fa parare il tiro debole e centrale da Castellazzi. Finisce 1-1, nonostante il -6 iniziale sono i nerazzurri di Bergamo a stare davanti ai più blasonati rivali in classifica: 9 punti contro 8. E ora c’è Juve-Inter.
 
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