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Agnelli a Del Piero: “Porte del club sempre aperte per te”

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occhiblue
view post Posted on 15/11/2011, 12:24     +1   -1




Agnelli a Del Piero: “Porte del club sempre aperte per te”
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Si stupisce dello stupore altrui, risponde con la consueta fermezza a chi critica modi e tempi delle azioni legali della Juve, fa una carezza ad Alessandro Del Piero. È stato un giorno importante per Andrea Agnelli: in mattinata la consegna del ricorso al Tar per chiedere i danni alla Figc; nel pomeriggio a Parma il ritiro del premio «Sport e Lavoro» (assegnato a lui e al cugino John Elkann, assente al Teatro Regio) nell’ambito della 35ª edizione del Premio Sport Civiltà.
Presidente, a continuare la battaglia legale la spinge anche il sostegno dei tifosi?
«La gente sa che noi vogliamo sapere. La necessità della Juve è fare chiarezza sulle azioni compiute dalla Figc nel 2006 e nel 2011: o si è sbagliato prima o si è sbagliato dopo. La Juve continua a ricercare parità di trattamento nelle azioni della Figc».
Moratti è stato critico con voi.
«E vorrei vedere che non lo fosse… Ma l’Inter è stato solo un danno collaterale. La Juve deve fare chiarezza con la Figc».
A proposito di chiarezza, vuole tornare sulla vicenda Del Piero?
«C’è chi ha detto che io abbia congedato il nostro capitano. Non è assolutamente vero. Lo ripeto qui, a Parma, dove c’è la squadra contro la quale Del Piero ha segnato la prima tripletta in Serie A (e dopo il terzo gol, invece di festeggiare, corse a ringraziare chi gli aveva fatto l’assist, ndr) e contro la quale ha debuttato nel nuovo stadio. Chiarisco ancora che ci eravamo detti a maggio che questo sarebbe stato il suo ultimo anno da giocatore. E quando ho pensato a un tributo ufficiale da parte di una società quotata in Borsa non potevo trovare un’occasione migliore dell’assemblea degli azionisti».
Ma il futuro di Del Piero potrà essere ancora nella Juve, con un altro ruolo?
«Ale ha fatto 20 anni straordinari e ne farebbe altrettanti. Lui sa che le porte della società e quella del mio ufficio sono sempre aperte per lui. Valuteremo insieme. Ma ribadisco che la Juve e Del Piero sono una cosa sola, come la Juve e Boniperti o la Juve e Platini. Questo vale per pochissimi giocatori».
Il rendimento della nuova Juve è positivo. Gran parte del merito è di Conte?
«Il nostro allenatore è un punto di riferimento molto forte per tutti. Qualcuno sottolinea la sua scarsa esperienza in panchina, ma non dimentichiamo che ha già vinto due campionati di serie B. E poi sa perfettamente cosa sia la Juve. Conte fa bene a ricordare che arriviamo da due settimi posti consecutivi: l’unico modo per tornare a vincere è lavorare quotidianamente con intensità in ogni ambito del club».
Più facile e veloce costruire il nuovo stadio o ritrovare la competitività e vincere lo scudetto?
«Del nuovo stadio abbiamo cominciato a parlare a metà anni Novanta ed è diventato realtà nel 2011. Speriamo di impiegare meno tempo per tornare a vincere».


GASPORT
 
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